Le inutili polemiche ed i danni di immagine

di Saverio Collura

Ritornare indietro con polemiche sterili sugli eventi politici italiani degli ultimi due mesi del 2011, non è solo inutile, ma è addirittura un danno incalcolabile per l’immagine del Paese. Le dimissioni di Berlusconi e del suo governo nel novembre di quell’anno sono state le conseguenze della profonda crisi politica della coalizione di centrodestra causata dalla fuoriuscita di Fini dal Pdl e dalla rude polemica interna al governo stesso fra i ministri Tremonti e Brunetta, nonché dalla negativa valutazione dei mercati finanziari mondiali circa la sostenibilità del nostro debito pubblico. Da qui la ormai nota lettera a firma del Presidente della Bce e del Governatore della Banca d’Italia al nostro Governo al quale gli si chiedeva di ssumer p. Infatti è opportuno ricordare che in quei mesi lo spread tra Btp decennali ed i corrispondenti Bund tedeschi superava abbondantemente i 500 punti, comportando un tasso di interessi di oltre il 6 % sui titoli del nostro debito pubblico in scadenza, e quindi da rinnovare, creando i possibili presupposti dell’avvitamento finanziario. Tutto ciò nonostante che il governo Berlusconi avesse effettuato nel secondo semestre 2011 ben due manovre correttive del deficit allo scopo di anticipare, per autonoma decisione, il conseguimento del pareggio strutturale di bilancio, rispetto agli impegni sottoscritti con il patto di stabilità e definito dal Def approvato dal Parlamento nel mese di aprile dello stesso anno 2011. Con questo quadro di riferimento ci sembrano del tutto pretestuose le polemiche che si vanno prospettando.

Roma, 15 maggio 2014